Biomeccanica
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Biomeccanica

LA Biomeccanica 
applicata al ciclismo

La biomeccanica applicata al ciclismo indica lo studio del movimento del corpo del ciclista in interazione con la bici.
L'obiettivo della biomeccanica applicata al ciclismo è essenzialmente quello di:
rendere il più ergonomico possibile il mezzo, grazie ad un'accurata scelta delle dimensioni di telaio e componenti, e grazie alla regolazione degli stessi componenti, ovvero manubrio, sella e la ricerca dell'appoggio ottimale della scarpa sul pedale.
Queste ottimizzazioni riescono  a migliorare l'efficienza della pedalata, con conseguenze positive sotto il profilo del risultato sportivo, e consentono di prevenire tensioni da sovraccarico muscolare, tendineo o articolare, con benefici, quindi, anche dal punto di vista della salute.
Come effettuare un test di valutazione per migliorare il proprio assetto sulla bici
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UNA PEDALATA "EFFICIENTE"
Per "Efficienza Meccanica" si intende la combinazione di angolazioni e misure tra il sistema di leve del ciclista (coscia, gamba e piede) ed il sistema di leve del mezzo (pedali e pedivella) che, a parità di sforzo, permette di sviluppare la massima potenza meccanica.
L' "Efficienza Fisiologica", invece, è la combinazione di angolazioni e misure, sempre tra il sistema di leve del ciclista ed il sistema di leve del mezzo, che permette al ciclista di massimizzare il risparmio energetico e muscolare.

La biomeccanica applicata al ciclismo permette di raccogliere i dati necessari per una "pedalata più efficiente", sia dal punto di vista meccanico che fisiologico.



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